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"La guerra ruba tutto: i legami, i sogni, i colori, la gioia, l'umanità. La Comunità ci aiuta e insegna a ribellarci alla violenza amando di più, ricostruendo i legami di amicizia e la vita persa. Abbiamo ritrovato la forza e la gioia di stare con gli altri e di essere solidali". Con queste parole Olya Makar, responsabile del movimento dei Giovani Per la Pace in Ucraina, si è rivolta agli oltre 120 adolescenti da 6 quartieri della periferia genovese riuniti nei locali della basilica dell'Annunziata. Abbiamo ascoltato la sua testimonianza e le storie di ragazzi come noi, ma che oggi a Ivano-Frankivsk, Mariupol e Karamatorsk vivono in guerra e non hanno rinunciato ad aiutare chi è più povero e in difficoltà. "Ti ringraziamo Olya  - ha detto D., 12 anni, di Begato - perché le tue parole ci danno la forza di continuare a combattere per la pace anche se siamo piccoli. Grazie per il vostro lavoro instancabile e per il tempo che ci hai dedicato oggi".



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