Lunedì 7 dicembre, nella basilica dell' Annunziata, la Comunità di Sant'Egidio ha invitato la città a fermarsi: una liturgia in ricordo dei tanti amici anziani deceduti in questi mesi a causa del covid e di chi, ancora oggi, soffre per la malattia. Una chiesa piena, ordinata, riunita. Una liturgia a cui hanno preso parte -commossi - i parenti e gli amici di quanti sono mancati.
È stata l'occasione per ricordare chi ha perso la vita nel silenzio. L' occasione per non dimenticare i tanti anziani che hanno perso la vita nelle case di riposo e negli ospedali, senza poter ricevere visite, abbracci e parole. La chiesa, nonostante il distanziamento sociale, pareva abbracciarsi ancora più di prima, ancora più stretta attorno alla parola del Signore. In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, c'è bisogno di stare insieme. E l'immagine della basilica così viva, ci fa capire quanto sia necessario stringerci gli uni agli altri. Come dice Papa Francesco, "ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme".
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