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“Costruiamo insieme il futuro” è il titolo scelto per la cerimonia di consegna degli attestati della Scuola di Lingua e Cultura Italiana che si è svolta a Genova il 16 ottobre, presso l’auditorium dell’Acquario. Oltre 300 studenti di diverse nazionalità hanno ricevuto l’attestato per i corsi di lingua nei diversi livelli, tra cui molte certificazioni CELI.

Anton Pelipienko, studente ucraino, ha ricordato nel suo intervento come l’accoglienza della Comunità di Sant’Egidio nei confronti di tanti ucraini ha creato un legame di amicizia e sostegno che aiuta ad affrontare la grande preoccupazione per l’Ucraina e a guardare con speranza il futuro.

L’alleanza per la costruzione di un futuro insieme nasce dal coinvolgimento di ognuno e dalla scelta di vivere con amicizia e solidarietà. Come ha ricordato Ndey Wade, ragazza senegalese che, con altri giovani di nazionalità e religione diverse, ha iniziato a visitare gli anziani più soli e fragili, citando il documento sulla Fratellanza umana in cui si dichiara che “la fede porta il credente a vedere nell’altro un fratello da sostenere e da amare”.

La Scuola di Lingua e Cultura Italiana è un luogo di studio ma negli anni è cresciuta la consapevolezza di un destino comune che chiama tutti alla responsabilità di costruire insieme una città più accogliente e più umana per tutti. Per questo alcuni studenti hanno iniziato, nel tempo libero, a preparare il cibo per chi vive per strada, impegnandosi a “ridare speranza e restituire quel senso della vita che ognuno spera per sé stesso e che la Comunità di Sant'Egidio, aiutando i migranti, ha restituito a tanti”, come ha ricordato Clarisse, giunta da Lesbo tre anni fa, oggi impegnata con Sant’Egidio nel progetto dei Corridoi Umanitari.

Il futuro insieme si costruisce a partire dai luoghi in cui si vive, dai quartieri che diventano luoghi della Comunità, dove si prega per la pace e la solitudine viene vinta dall’amicizia e dall’accoglienza, come ha ricordato Loredana, studentessa rumena che vive e studia nel quartiere di Prà. La Scuola è presente a Genova in 7 quartieri.

“Oggi vediamo un’immagine diversa dell’immigrazione – ha concluso Andrea Chiappori – gli immigrati sono tra i costruttori dell’Italia di oggi e di domani. Perché imparare la lingua italiana è importante per sé, ma soprattutto per gli altri e rende protagonisti della storia, persone che sanno imparare gli uni dagli altri in uno scambio umano e spirituale che costruisce la civiltà del vivere insieme”. Gli interventi si sono conclusi con il saluto di Anna, ex insegnante di 85 anni, che a nome degli anziani di Sant’Egidio ha come voluto passare un testimone simbolico dalla sua generazione, segnata di dolori della guerra, ai nuovi concittadini per: “poter portare a compimento quello che noi non siamo riusciti a realizzare: una città più giusta e accogliente”.

Al termine degli interventi sono stati consegnati gli attestati di lingua e cultura italiana, dando appuntamento a tutti per un nuovo anno insieme, a scuola e nei tanti luoghi della città dove la Comunità è casa e famiglia per tutti.






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