"Ringraziamo il Signore per aver donato alla Chiesa la presenza della Comunità di Sant'Egidio che ci invita sempre ad essere attenti a quanto abbiamo attorno".
Con queste parole l'arcivescovo di Genova Marco Tasca si è rivolto ai presenti alla celebrazione da lui presieduta sabato 20 febbraio nella Basilica dell'Annunziata per festeggiare i 53 anni della Comunità. Il popolo grande di Sant'Egidio, insieme a tanti amici e sostenitori, si è riunito in questo giorno in presenza - nel rispetto delle norme anti-Covid - e virtualmente in diretta streaming sui nostri canali social per festeggiare un "cammino di amicizia - come ha ricordato Andrea Chiappori, responsabile di Sant'Egidio a Genova - che ha toccato giovani e anziani, il centro e la periferia e che ci ha permesso di sollevare lo sguardo in alto per trovare quelle soluzioni che solo insieme è possibile scoprire". Nel tempo difficile della pandemia, in cui tanti hanno sofferto e ancora subiscono le sue conseguenze sanitarie, economiche e sociali, non abbiamo mai smesso di camminare al fianco dei poveri, i nostri "amici di sempre": i senza fissa dimora, gli anziani, le tante famiglie impoverite dalla crisi, le persone con disabilità, i minori delle periferie seguiti nelle Scuole della Pace, tanti immigrati oggi integrati nel nostro paese grazie all’impegno di Sant'Egidio e i rifugiati venuti con i corridoi umanitari.
Abbiamo voluto quest'anno rilanciare, in occasione del 53° anniversario della Comunità, il messaggio "nessuno si salva da solo", ricordato da Papa Francesco la sera del 27 marzo, nel cuore dell'emergenza sanitaria. Lo abbiamo visto in questi mesi: se è cresciuta la povertà è aumentato in modo sorprendente anche il numero di volontari, in gran parte giovani, che si sono affiancati alla Comunità per aiutare e accompagnare chi vive momenti difficili.
Per questo rinnoviamo oggi, con maggiore convinzione, l'appello a costruire una società più giusta, umana e solidale, che non scarti nessuno.
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