Un invito alla solidarietà alimentare in tempi di pandemia.
Nei mesi scorsi, in particolare nell’arco di tempo tra febbraio e maggio, abbiamo affrontato una situazione difficile. Le richieste di aiuto alimentare e non solo, si sono moltiplicate, le presenze alla mensa hanno conosciuto una crescita inaspettata. Sono tanti i motivi alla base di questa mutata situazione: ovviamente la pandemia e la conseguente chiusura di molti centri di aiuto e distribuzione per motivi di sicurezza, la caduta in condizioni di bisogno di molti nuclei famigliari improvvisamente impoveriti, a cui si aggiungono i tanti poveri che da sempre si rivolgono ai nostri centri.
Siamo riusciti a far fronte a questa emergenza che non ha allentato la sua presa neppure nei mesi estivi.
La mensa non ha mai chiuso, anzi il sostegno da parte delle istituzioni, in particolare della Diocesi di Genova, e di questo ringraziamo il neo Arcivescovo, Padre Marco Tasca, ha consentito di ampliare il servizio giungendo a una frequenza quotidiana, perché “la fame è una domanda da non rinviare” e l’aiuto, in varie forme, di tantissimi volontari ci ha consentito di non chiudere mai. Oggi constatiamo un momento di crisi: la composizione dei pacchi alimentari per le famiglie, per gli anziani, per i senza dimora è ridotta e rischiamo di dover limitare l’azione di sostegno. L’obiettivo è sempre quello di non lasciar solo nessuno: per questo facciamo appello alla vostra solidarietà certi che è una porta che non si chiude di fronte al bisogno di tanti. Abbiamo bisogno ancora del generoso contributo di ciascuno.
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