Finisce un anno incerto e difficile, segnato dalla pandemia e dall'attesa di un tempo nuovo e migliore per tutti. Accanto agli anziani abbiamo conosciuto il dramma silenzioso della solitudine e il desiderio impaziente di una visita. Il dolore dei senza dimora ci ha spinto a vincere la paura e insegnato l'amicizia. Insieme ai bambini delle Scuole della Pace sogniamo oggi un mondo più accogliente, libero dalla guerra e dalla pandemia. Ancora immersi nel mezzo della notte, ci troviamo alle soglie del nuovo anno. Ma "la metà della notte"- come dice G. Sporschill, padre gesuita da anni al servizio dei bambini di strada in Moldavia e Romania - "é già il principio del giorno". Un tempo decisivo in cui lavorare con coraggio per costruire il mondo di domani e perché il sole illumini presto la vita di tanti poveri e scartati nella nostra città.